Coronavirus: anno scolastico verso l’allungamento

3 Aprile 2020 | Autore:
Coronavirus: anno scolastico verso l’allungamento

Prolungare le lezioni fino ai primi di luglio, tenendo conto di quando sarà possibile la riapertura delle scuole. Esami di maturità semplificati.

Mentre si profila una proroga delle restrizioni fino al 1° maggio ed oltre, come ha detto oggi il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, l’anno scolastico in corso è definitivamente compromesso; anzi no. In questi giorni la discussione sulla sua durata assomiglia ad un elastico che le parti coinvolte tirano o accorciano proponendo varie soluzioni.

La riapertura delle scuole potrebbe slittare a metà maggio o anche non esserci. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, promette su Facebook: “A breve faremo chiarezza perché la scuola ha bisogno di certezze”; intanto si concentra sugli esami di maturità e anticipa che saranno tutti promossi. L’ipotesi più accreditata è che le prove si ridurranno a un unico colloquio con una commissione composta da 6 membri interni e un presidente esterno.

Così non è ancora chiaro se le scuole resteranno chiuse fino all’estate – e in tal caso l’attuale anno scolastico sarebbe definitivamente chiuso in anticipo – oppure se ci sarà una riapertura, che comporterebbe un recupero delle lezioni perse e un allungamento delle attività fino ai primi di luglio. Questa ipotesi è sostenuta dal Movimento 5 Stelle: “Allungare di qualche settimana l’anno scolastico, qualora la comunità scientifica lo ritenesse possibile, fino a fine giugno, primi di luglio” afferma la parlamentare pentastellata Carla Ruocco (M5S) ai microfoni di Radio 24.

Una posizione condivisa dai sindacati: “Se ci sono le condizioni bisognerebbe provare a tornare a scuola, su questo non c’è alcun dubbio, il punto è che non in tutto il Paese è possibile portare avanti il tempo scuola troppo in avanti quindi stiamo cercando di capire quali sono le intenzioni del ministero. Circolano bozze di decreti che fanno riferimento a diverse ipotesi tra cui quella in cui c’è la possibilità che a scuola non si possa tornare. Si può provare a portare avanti la scuola per qualche giorno in più, ma non è detto che ce la si faccia”, dice Francesco Sinopoli, segretario generale Flc Cgil, ospite di 24 Mattino su Radio24.

“Lo abbiamo detto ben prima che ci fosse il rischio che la scuola non riaprisse, rischio che esiste per questioni epidemiologiche e non perché gli insegnanti non vogliano tornare in classe, che sarebbe stato possibile anche recuperare il tempo scuola fuori dai quadri orari ordinari. Come organizzazione sindacale – aggiunge – abbiamo fatto proposte precise sulla chiusura dell’anno scolastico, bisogna fare un investimento straordinario nel tempo scuola perché i nostri studenti avranno un debito nei confronti della scuola”

Contro l’incertezza tuona il senatore di Forza Italia Andrea Cangini: “Grazie all’ennesima fuga di notizie dal ministero dell’Istruzione, apprendiamo che il ministro Azzolina non prende neanche in considerazione la possibilità di prolungare l’apertura delle scuole, se ci saranno le condizioni, a tutto il mese di giugno, né di prolungare la pur lacunosa didattica a distanza fino a inizio luglio, né di anticipare la riapertura delle scuole al primo settembre. Così 9 milioni di studenti non avranno la possibilità di colmare il grave vuoto formativo. Pare che la contrarietà dei sindacati sia stata immediatamente recepita dal ministro, che non a caso vanta un passato da sindacalista dell’Anief. È una vera e propria Caporetto scolastica”.

Più chiarezza, invece, sugli esami di Stato semplificati che ormai sembrano profilarsi come definitivi: “Non c’è alternativa”, dice Sinopoli della Cgil. “In questo momento pensare di valutare i nostri studenti sulla base dell’esperienza della didattica a distanza non è possibile, serve una valutazione che tenga conto di quello che sta accadendo. E serve una procedura semplificata e un esame di Stato che non può contemplare le stesse caratteristiche di prima”, dice. “Chi ha a casa genitori che possono aiutarli a studiare sarà avvantaggiato e quella compensazione che la scuola che con fatica fa in questa situazione non potrà avvenire”.

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