Nel
Decreto Scuola approvato dal Consiglio dei ministri sono confermate le due le ipotesi in campo su
scrutini ed
Esami di Stato, anche se tutto dipenderà dal ritorno o meno nelle classi entro il prossimo 18 maggio. Per la
Maturità confermato il colloquio orale a distanza, mentre salta l'esame di
Terza Media.
Per gli altri livelli di scolarità è previsto il
passaggio alle classi successive, ma con apposita ordinanza il ministro dell’Istruzione darà indicazione su
requisiti di ammissione. Un 6 politico?
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato della scuola
Anief, citando il Ministro Azzolina, ribadisce
"non è un 6 politico" ed afferma che anche la
didattica a distanza portata avanti dagli insegnanti con tanta difficoltà nell'ultimo periodo
"sarà oggetto di valutazione". Solo in questo modo "si
valorizzerebbero al massimo anche le
esperienze didattiche messe in campo nelle ultime e nelle prossime settimane"
"L'anno non è finito, finirà a giugno", afferma Pacifico, rimarcando "vorrei far capire a tutti che il lavoro che stanno facendo gli insegnanti con gli studenti e le famiglie non è un lavoro inutile".
"Ora per legge ci saranno degli
strumenti che permetteranno agli insegnanti di dare dei voti", afferma il sindacalista, auspicando che
per la valutazione degli alunni "
l’ultima parola spetti sempre agli organi collegiali" ovvero a Collegio dei docenti, Consiglio d’Istituto, Dipartimenti e Consigli di Classe, che possono anche essere programmati in modalità telematica.
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