E' giunto il momento di i
nvestire sul prossimo anno scolastico, riaprendo le
graduatori d'istituto o r
iconfermando i docenti sui posti assegnati quest'anno. Si tratta di
scelte cruciali e non rinviabili, per far ripartire bene il prossimo anno scolastico ed
evitare il consueto balletto estivo di licenziamenti e supplenze, ingestibile dopo i disagi causati dall'
epidemia di coronavirus.
Lo ha spiegato in una intervista a Teleborsa
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, lanciando un
appello al Governo ed al Ministro per modificare quanto contenuto nel
Decreto Scuola.
"Sulle graduatorie e sul reclutamento del personale docente, e più in generale, sull'avvio del prossimo anno scolastico, il sindacato Anief ha le idee molto chiare e ritiene che l'eventuale
rinvio dell'aggiornamento delle graduatorie d'istituto porterà di fatto un inizio pessimo dell'anno scolastico". Una scelta che sarebbe condizionata dalla
difficoltà del Miur di gestire l'enorme quantitativo di
domande, che non sembra convincere il sindacato.
"L'altra soluzione sarebbe quella di
confermare tutti quanti gli attuali supplenti sui posti assegnati, anche se questo non risolverebbe il problema del precariato. E vi sarebbe anche una
soluzione intermedia, che prevede la
conferma del personale sui posti non vacanti
ed il reclutamento dei precari delle graduatorie d'istituto".
"A nostro avviso bisogna
mettere le scuole nelle condizioni di poter lavorare bene il prossimo anno scolastico. Non ci sono altre soluzioni. Sicuramente non si può assistere al balletto dei licenziamenti che potrebbe avvenire anche quest'estate. Questo non giova alla scuola che ha bisogno di certezze".
"L'Anief
chiede quindi al governo di cambiare idea sull'eventuale rinvio della riaperture delle graduatorie d'istituto ed al Ministro di interrogare chi fornisce questo servizio di gestione telematica digitale, per garantire il corretto espletamento di tutte le chiamate".
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La scuola ha bisogno di personale fisso e, se precario, deve essere stabilizzato e non deve essere chiamato occasionalmente. Invitiamo tutti quanti - il governo ed il Ministro - a ripensare eventualmente a questa scelta.
Si tratta di una necessità e ci aspettiamo che venga fatta per iniziare bene il prossimo anno scolastico visto quello che sta succedendo adesso con l'emergenza coronavirus".
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