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Coronavirus, Anief spiega le proposte di modifica al decreto legge sulla scuola per il Senato

(Teleborsa) -

Inizia oggi l'esame da parte della VII Commissione del Senato il Decreto Scuola. Il sindacato della scuola Anief ha presentato diversi emendamenti che raccolgono le richieste arrivate dal mondo della scuola, dalle associazione rappresentative e da singoli insegnanti, personale ATA, educatori su argomenti che non sono stati approfonditi o non sono stati affrontati in maniera giusta e corretta.

Il Presidente del sindacato, Marcello Pacifico, in una intervista a Teleborsa, si occupa innanzitutto della fine e dell'inizio del nuovo anno scolastico, indicando che "debba competere al collegio docenti ed al consiglio di classe la decisione circa gli apprendimenti da recuperare e come si debbano effettuare le valutazioni, tenendo anche in considerazione l'effettivo utilizzo degli strumenti informatici e delle connessioni da parte di docenti e studenti".

Poi, il leader sindacale cita "il grande problema del precariato", ricordando scelta politica di riaprire le graduatorie d'istituto e definendola la scelta "più naturale e più giusta per evitare che prossimo anno i dirigenti scolastici chiamino da fuori elenco". Ma questo "non basta" - afferma Pacifico - perché i concorsi "non risolveranno il problema del precariato" ed appare quindi indispensabile "un piano straordinario di assunzioni dei precari" attraverso queste stesse graduatorie ed anche attraverso la stabilizzazione di tutto il personale (docenti di religione, personale ATA, personale educativo ecc.).

In questo momento di emergenza - afferma - è necessario garantire continuità didattica, confermando i contratti in essere, ed evitare licenziamenti, affinché il personale attivo quest'anno possa continuare il prossimo con il recupero degli apprendimenti.

"Non ci dimentichiamo poi - sottolinea Pacifico - della possibilità di offrire a tutti coloro che insegnano da anni nella nostra scuola di conseguire l'abilitazione anche con percorsi telematici".

C'è poi il problema del contenzioso aperto per i dirigenti scolastici, che rende opportuna una norma che vada a sanare la loro situazione, dando certezza delle nomine fatte ed anche del diritto dei ricorrenti a veder riconosciuti i propri meriti, ed il problema di chi ha un diploma magistrale o è un insegnante tecnico-pratico, che insegna nelle scuole e deve essere confermato.

Il Presidente di Anief cita inoltre il problema della mobilità, affermando che occorre "approfittare di questo momento per riflettere se sia ancora opportuno dare un vincolo di cinque anni". Per l'Anief bisogna garantire il diritto al lavoro come diritto diritto alla famiglia, senza dimenticare che c'è anche un diritto alla progressione di carriera per tutto quel personale che vorrebbe passare di ruolo e che non riesce a fare un corso perché non viene organizzato dall'amministrazione".

Un ultimo pensiero al personale ATA, , che Pacifico definisce "l'eterno dimenticato": lo si ricorda solo quando si parla di sanificazione, anche se questa non spetta al personale scolastico, ma a ditte specializzate. E poi una parola sui mille posti disponibili per assistente tecnico degli istituti comprensivi, che sono solo una goccia nel mare rispetto alle necessità.

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