Scuola, al via il nuovo bando: domande in estate. Ira dei sindacati

Venerdì 17 Aprile 2020 di Lorena Loiacono
Scuola, al via il nuovo bando: domande in estate. Ira dei sindacati

Al via i bandi di concorso per la scuola pubblica, le domande si faranno in estate. Ma scoppia l'ira dei sindacati: “no alle selezioni, dobbiamo procedere con una graduatoria per titoli”. Potrebbero uscire già la prossima settimana i bandi: si tratta di procedure attesissime nel mondo dei precari, che interesserà decine di migliaia di supplenti. Per il concorso straordinario da 24mila posti, riservato ai precari con più di 36 mesi di servizio, sono attese infatti circa 80 mila domande: le domande si potranno presentare dal 28 maggio al 3 luglio.

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A questa prima selezione, si aggiungerà il concorso ordinario per le scuole secondarie, sempre da 24mila posti, destinato ai laureati. A seguire arriverà il concorso per le scuole dell'infanzia e primaria, da circa 17mila posti. Le date previste, al momento, per la presentazione delle domande per i concorsi ordinari vanno dal 15 giugno al 31 luglio. Sulla modalità di svolgimento dei concorsi però continua la guerra tra il ministero dell'Istruzione i sindacati. E la spaccatura potrebbe aprirsi dolorosa anche all'interno della maggioranza.

Il motivo? I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda con alcune forze politiche di maggioranza e di opposizione, da Sinistra Italiana, al Pd, fino alla Lega, hanno chiesto fin dal primo giorno che il concorso straordinario fosse per titoli ed anzianità. L'obiettivo era rendere stabili i precari che già lavorano nella scuola da almeno tre anni ed evitare a settembre di avere un boom di supplenti maggiore al record raggiunto nell'anno scolastico 2019-2020 che verrà ricordato come l'anno con oltre 200 mila supplenti in cattedra. A settembre quel triste record potrebbe battere se stesso con i pensionamenti previsti, a fronte delle oltre 30mila domande. E la scuola italiana, già provata dall'emergenza Covid-19 e alle prese con una complessa didattica a distanza, potrebbe scoppiare.

«Siamo convinti – ha spiegato Francesco Sinopoli segretario generale della Flc Cgil - che la strada intrapresa dal Ministero è sbagliata, non consente la copertura delle cattedre e produrrà un aumento esponenziale delle supplenze. La nostra richiesta invece, è una misura ponderata e lungimirante: coprire le migliaia di cattedre vacanti con una procedura per titoli per poi procedere alla formazione abilitante e successivamente alla valutazione prima di dare la conferma nel ruolo». Dello stesso avviso anche la Cisl Scuola che, con Maddalena Gissi, parla di «concorsi fuori tempo» e di necessità di «misure straordinarie: diversamente, il numero già oggi abnorme di contratti precari, crescerebbe ulteriormente».

Anche la Uil scuola, con Pino Turi, chiede di confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. «La totale chiusura nei confronti di chi rappresenta un milione di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola ci lascia sorpresi e dispiaciuti», commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda.

Il sindacato Anief ha già dichiarato guerra, sul piano legale: «se i testi delle procedure concorsuali rimarranno immutati siamo pronti ad impugnare i bandi”. Ma la ministra Azzolina, che del reclutamento con prove vere e proprie fa la sua battaglia dal primo giorno, va avanti sui concorsi: “è l'unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno».

Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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