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Circolare su organici docenti per il prossimo anno scolastico, Anief contesta i numeri

(Teleborsa) - "Dobbiamo adeguare gli organici". Questo l'appello lanciato dal presidente dell'Anief Marcello Pacifico che si scaglia contro l'ultima circolare sulle dotazioni organiche del personale docente per l'anno scolastico 2020/2021 emanata dal ministero dell'Istruzione. Per il sindacato i numeri previsti non sono sufficienti ed è necessario coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti, superando le previsioni attuali di 24mila posti. Per farlo l'Anief chiede di confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli con un esame finale a conclusione dell'anno di formazione e prova, prevedendo tale trattamento a docenti e ATA, compresi i Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico. Deve valere – afferma il Sindacato – "la regola dell'assunzione automatica nel caso abbiano svolto almeno 24-36 mesi di servizio su posti vacanti e disponibili". Diventa fondamentale, infine, scrivere dei bandi di concorso chiari, non più discriminanti e che non prestino il fianco a facili contestazioni, preludio inevitabile dei ricorsi al giudice e di ricorsi seriali. Solo così si "garantisce continuità e la possibilità di superare questo lungo periodo di epidemia".

"Abbiamo letto con molta attenzione e interesse la circolare sugli organici del personale docente. Una circolare che – spiega a Teleborsa il presidente dell'Anief Marcello Pacifico – arriva in un momento in cui il Senato si appresta a discutere il decreto legge per la conclusione di quest'anno scolastico e l'inizio del nuovo. Per quanto riguarda la situazione degli organici permangono, tuttavia, gli stessi vizi di legittimità che abbiamo riscontrato l'anno passato". Particolarmente rilevante, per Pacifico, la problematica del sostegno. "Ancora una volta – spiega – rispetto ai mille posti in più previsti per gli insegnanti di sostegno, vediamo che verranno chiamati più di 80mila supplenti su posti in deroga. Tra l'altro questi posti in deroga sono la metà di quelli richiesti dalle scuole, motivo per cui Anief negli anni passati, e lo farà anche il prossimo anno, con l'iniziativa Non un'ora di meno ha dato la possibilità alle famiglie di fare il ricorso gratuito in modo che gli alunni abbiano le ore previste dal Pei (Piano Educativo Individualizzato)".

In questo contesto per l'Anief le ore in deroga devono essere date "massimo per un anno" e non, come spesso avviene ora, per tutto il ciclo di studi perché altrimenti – sottolinea Pacifico – "significa che erano ore che dovevano andare in organico di diritto". Questo tenendo conto del fatto che – evidenzia il Presidente dell'Anief – "il numero di alunni con handicap certificato, anche a fronte del complessivo decremento degli studenti registrato nell'ultimo biennio, ogni anno cresce dalle 8 alle 10mila unità e necessita, dunque, di un adeguamento degli organici di sostegno". Sempre parlando di numeri "ogni anno – continua Pacifico – vengono chiamati più di 200mila supplenti docenti che su un milione di personale significa 1 su 5. Tenendo conto che all'interno di questa cifra 60mila chiamate sono dovute alle mobilità e si tratta dunque di posizioni coperte, le altre 140mila sono posizioni vacanti. Come si fanno, dunque, a fare solo 70mila immissioni in ruolo? I conti per noi non quadrano e, per questo, – annuncia il Presidente dell'Anief – impugneremo questa circolare. Il nostro obiettivo – conclude – è far sì che scompaia finalmente la piaga del precariato e che lo Stato attivi tutti i posti in organico che gli servono".




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