11 maggio 2020 - 13:37

Scuola, in Piemonte si torna in classe: in 5 in aula e mani lavate ogni ora. Ma arriva lo stop del Ministero

La campanella suonerà a Borgosesia, Varallo e Quarona. Ma è polemica, Giordano, presidente regionale Anief: «La scuola non è un baby parking»

di Floriana Rullo

Scuola, in Piemonte si torna in classe: in 5 in aula e mani lavate ogni ora. Ma arriva lo stop del Ministero
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La scuola riparte in Valsesia. O meglio ci prova, ma il progetto non ha per ora convinto il ministero dell’Istruzione. Qual era il piano? Già domani mattina, martedì 12 maggio, a Borgosesia, Varallo e Quarona, in provincia di Vercelli i ragazzi dovevano tornare in classe. In aula però senza gli insegnanti, ma con un gruppo di educatori. Servizio che viene proposto come «assistenza ai minori e alle loro famiglie», per venire incontro alle esigenze dei genitori che hanno ripreso a lavorare dopo la chiusura forzata del lockdown.

Il progetto pilota proposto dall’onorevole Paolo Tiramani ha avuto l’approvazione della Regione Piemonte e prevede aule da quattro o cinque bambini, almeno 4-5 metri di distanza per bambino, educatori con la mascherina, test sierologici per genitori e assistenti, mani lavate una volta all’ora, stanze aerate almeno dieci minuti ogni ora e pranzo seduti al proprio banco anziché in mensa. Però, come detto, per ora si scontra con il no di Roma.

I bambini dovevano essere ospitati dalle 8 alle 18 al costo di 15 euro al giorno, pasti compresi. Si sono iscritti 22 i bambini tra i 3 e i 10 anni a Borgosesia. Altri 9 sono iscritti a Quarona e 5 a Varallo.

«Aiutiamo le famiglie che sono in difficoltà - spiega Paolo Tiramani-. Non tutti hanno nonni o parenti a cui affidare i loro figli». Una proposta che già prima di partire ha sollevato polemiche. «La sperimentazione che sta per prendere il via - commenta Marco Giordano, presidente regionale Anief Piemonte - può andare bene per rispondere nell’immediato alle esigenze delle famiglie, ma la scuola non è un baby parking. Non basta organizzare un servizio di vigilanza sui minori per dire che le scuole sono aperte. La scuola è un luogo di socializzazione, di didattica e di vita, complesso da gestire, in cui gli alunni e i loro insegnanti vanno messi in condizione non solo di passare in sicurezza il tempo mentre mamma e papa’ lavorano, ma letteralmente di costruire il futuro».

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