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Dl Rilancio, servono più risorse economiche e umane per garantire riapertura scuole in sicurezza

(Teleborsa) - Via libera, nella tarda serata di ieri, al Dl Rilancio, il maxi decreto da 55 miliardi di euro, ribattezzato già "manovra di primavera".
Non solo misure a sostegno di imprese e famiglie, ma anche spazio alla scuola con uno stanziamento di 1.5 miliardi e l'assunzione di 16 mila precari.

"Un primo passo senza dubbio importante da parte del Governo, ma per risolvere tutte le criticità la strada da fare è ancora lunga": questo il commento del giovane Sindacato Anief, attraverso le parole del Presidente Marcello Pacifico che auspica anche un aumento delle risorse.

Tanti gli interrogativi, osserva Pacifico, a cui occorre dare in fretta una risposta: "ci chiediamo, ad esempio, perchè non si procede all'assunzione di questi 16 mila precari attraverso concorsi per titoli oppure perchè non si approva l'emendamento, bloccato in Senato nella discussione sul Dl scuola in corso di conversione in VII Commissione, per reclutare dalle graduatorie di istituto provinciali - che sono graduatorie per titoli - i precari di cui la scuola ha bisogno".

Bene, ma si può e si deve fare meglio: questo il messaggio lanciato a chiare lettere e con forza da Pacifico: "E' vero, quest'anno arriveremo all'assunzione di quasi 80 mila precari, senza dubbio, numeri importanti, voglio sottolinearlo ma sono pur sempre meno della metà dei precari che chiameremo il prossimo anno scolastico".

Per Anief occorre poi rivedere i criteri di formazione delle classi. Altro aspetto centrale, infatti, specie nel momento massimo dell'emergenza, è quello della sicurezza. In quest'ottica, tante le questioni irrisolte nel dl Rilancio: "anzitutto, osserva, occorre far chiarezza ad esempio sulla responsabilità del personale (docente, educativo, ATA e dirigente) in caso di contagio da covid".

Non solo: in attesa di capire se e come si ripresenterà il virus occorre adottare tutte le misure necessarie a garantire la tutela della salute e della sicurezza, ad esempio mantenendo un metro e mezzo di distanza tra un alunno e l'altro, fin quando non sapremo con certezza di aver vinto la battaglia che ci permetterà, dunque, di tornare alla normalità e alle vecchie abitudini.

Per fare questo, sottolinea ancora Pacifico, servono almeno 5/6 miliardi e si rende necessaria una revisione degli organici perchè, come il Sindacato "diritto all'istruzione oltre che alla sicurezza e alla salute di tutti i lavoratori vanno di pari passo".
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