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Giugno, si riparte con esami di Stato e concorsi per migliaia di insegnanti, educatori, ata della scuola italiana

Il personale della scuola in agitazione per la festa della Repubblica

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Questo 2 giugno sarà ricordato per lo stato di agitazione del personale della scuola, non contento delle misure approvate dal Governo nell’ultimo decreto legge n. 22/2020, nonostante i tanti appelli: dall’apertura delle scuole in sicurezza con classi dimensionate, organici maggiorati, risorse aggiuntive alla stabilizzazione dei precari per contrastare la supplentite, fino alla valorizzazione di tutte quelle figure professionali che svolgono funzioni diverse, ai vincoli sula mobilità professionale, tanto più incomprensibili dopo mesi di privazione della libertà personale.
Il diritto al lavoro in ogni parte del territorio nazionale, a una giusta retribuzione oggi più che mai si deve coniugare con il diritto alla famiglia, alla salute, all’istruzione. Tutti questi diritti ci impongono come sindacato di tutelare con maggior vigore i lavoratori più fragili come i precari e chiunque nella scuola dovrà poter riprendere le lezioni in sicurezza con tutta la comunità educante. Le tavole della giurisprudenza sono l’esempio di come quei diritti dei lavoratori della scuola negati dalle norme legislative e contrattuali trovino tutela soltanto nei tribunali.

Per ciò, fallita la conciliazione presso il ministero dell’Istruzione, Anief continuerà a rimanere in ascolto ma ferma nelle richieste al Parlamento, al Governo. Noi siamo pronti al confronto, ci siamo assunti la responsabilità di monitorare il rispetto del protocollo di sicurezza per lo svolgimento degli esami di Stato ma non possiamo più tollerare che la scuola, l’università, le accademie e i conservatori, gli enti di ricerca italiani non abbiano gli stessi investimenti e attenzioni della sanità pubblica. Ci rivolgiamo in questo giorno direttamente anche al Presidente della Repubblica perché alcune soluzioni proposte possano essere accolte nel nuovo Decreto legge n. 34/2020, in corso di conversione in legge. 
IL CONTENZIOSO SCOLASTICO ATTIVATO AVVERSO LE NUOVE PROCEDURE CONCORSUALI
Ben quattro bandi sono stati emanati per consentire il reclutamento di quasi 80 mila insegnanti con due concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria, un concorso straordinario e una procedura abilitante sempre per la scuola secondaria.
In migliaia di insegnanti precari, però, sono rimasti esclusi, nonostante anni di servizio nel sistema nazionale di istruzione, né le procedure di selezione garantiscono i diritti di chi ha subito l’abuso dei contratti a termine, in palese inosservanza delle norme comunitarie.
Anief, per queste ragioni, ha avviato un contenzioso avverso le suddette procedure per ampliare il numero dei futuri insegnanti da immettere in ruolo e abilitare. Per aderire ai ricorsi, è necessario aderire entro il 26 giugno per impugnare gli atti amministrativi entro i termini, salvo la presentazione delle domande, anche in forma cartacea, secondo le date stabilite.
Dal 3 giugno, i dirigenti sindacali Anief riprenderanno nel rispetto delle norme sulla sicurezza, l’attività di consulenza nelle sedi in presenza, pronti a continuare a seguirti da casa, se necessario, #insiemecelafaremo
Continuano, nel frattempo, le assemblee e i webinar tematici a distanza, basta registrarsi, ricevere le credenziali e partecipare gratuitamente.
 
Per info, consulta le pagine www.anief.org/concorsi2020 e www.anief.org/letavoledellagiurisprudenza.it