Dl Rilancio più di 7500 gli emendamenti presentati tra cui quelli chiesti da Anief

Dichiarati inammissibili quelli per facenti funzione DSGA e docenti inseriti nelle graduatorie di merito per concorsi e GAE. Pacifico si appella a Governo per garantire continuità didattica e non disperdere professionalità acquisita da insegnanti e amministrativi
Pubblicato il 11/06/2020
Ultima modifica il 11/06/2020 alle ore 17:27
Teleborsa
Presentati 7.583 emendamenti al Dl Rilancio, fra cui una quarantina di emendamenti presentati dal sindacato della scuola Anief. Alle ore 11 di oggi scaduti i termini per quelli da segnalare.

La V Commissione della Camera ha dichiarato inammissibili una serie di emendamenti, relativi alle norme su facenti funzione Dsga (dirigenti scolastici), docenti di sostegno senza titolo d'accesso diretto a corsi e concorsi, conferma dei ruoli per diplomati magistrale assunti dalle graduatorie ad esaurimento (GaE), inserimento nelle graduatorie di merito dei vincitori con riserva dei concorsi, idonei concorsi dirigenti scolastici Trento e Bolzano, PAS straordinari anche su sostegno, corso-concorso per dirigenti scolastici per ricorrenti, assunzioni per Afam. E si attende l’esito delle altre proposte inviate da Anief in Parlamento.

"E' sbagliato trincerarsi dietro vizi procedurali per non affrontare alcuni problemi come quello del contenzioso avverso le procedure concorsuali; siamo di fronte a nuovi numeri record di precarietà", afferma il Presidente di Anief, Marcello Pacifico, ricordando che "a settembre quasi una scuola su due non avrà il direttore amministrativo; migliaia di insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria non avranno più la proroga dei contratti. In queste condizioni non si potrà iniziare l’anno scolastico".

"Iniziamo il nuovo anno sempre con la precarietà? Questo non è giusto, non lo merita la scuola italiana" denuncia il sindacalista, sollecitando il GOverno ad "agire". "La politica - conclude - deve dare una risposta e assumersi le sue responsabilità per non lasciare sempre la parola ai tribunali".