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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Sono 40 mila i pensionamenti certificati, 30 mila docenti

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 giugno 2020

È pari a 39.700 il numero di pensionamenti certificati che avranno effetto con il nuovo anno scolastico: si allarga ulteriormente il già cospicuo numero di posti vacanti che andranno in larghissima parte a supplenza annuale. La quota indicata di 250 mila contratti a tempo determinato diventa sempre più plausibile. Anche quelli che si andranno a dividere tra lavoratori Ata ed educatori precari.Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “una parte dei posti liberi gli Uffici scolastici nemmeno potranno tentare di assegnarli ai ruoli del 2020, perché dovranno essere accantonati per i vincitori dei prossimi tre concorsi-lumaca e stracolmi di disposizioni discriminanti. Senza dimenticare che la maggior parte delle convocazioni andranno comunque disertate. Un motivo in più per procedere da subito con le assunzioni a tempo indeterminato utilizzando anche le graduatorie d’Istituto a breve trasformate in provinciali. Per il personale Ata si sa ancora meno: la materia sarà oggetto di un incontro informativo con i sindacati, Anief compresa, previsto domani alle 18.30”.
A settembre a passare la mano saranno in 40 mila: il numero degli aventi diritto alla pensione è stato comunicato dall’Inps. Vuol dire che il dato non è definitivo, ma, da quanto risulta ad Orizzonte Scuola, quello finale non si dovrebbe distaccare di molto. I 39.700 pensionamenti certificati includono i docenti. I posti in questione saranno messi a disposizione per le operazioni 2020/21 di mobilità, immissioni in ruolo e supplenze. Sarebbe in via di emanazione da parte del MI una comunicazione con il dettaglio dei posti liberi a seguito dei pensionamenti.
Considerando i posti vacanti, compresi i residui dello scorso anno scolastico derivanti dalle mancate immissioni in ruolo per via delle graduatorie – GaE e di merito – senza più candidati, le cattedre che quest’anno presumibilmente il ministero dell’Economia potrebbe autorizzare per essere assegnate alle immissioni in ruolo si presume che possano essere circa 60 mila. In realtà dovrebbero essere molte di più, ma conosciamo le logiche al risparmio dell’amministrazione pubblica.

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