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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Ritorno in classe, gli alunni in più possono fare lezione negli istituti chiusi dal 2008

Posted by fidest press agency su lunedì, 29 giugno 2020

L’indicazione è di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ed è stata anche comunicata al ministero dell’Istruzione: se vogliamo rivedere a settembre tutti gli alunni in classe, ha detto il sindacalista, “è necessario rivalutare la possibilità di ripristinare i plessi scolastici dismessi, più di 15mila negli ultimi anni” a causa del dimensionamento tagli-scuole avviato 12 anni fa con la riforma Tremonti-Gelmini, così da ospitare i tanti alunni che non possono entrare in aule da 35 metri quadri per via del distanziamento sociale. E poi bisogna “andare a operare per un’assunzione di organici in maniera straordinaria: servono almeno 200mila unità di personale docente e Ata in più”, ha ribadito oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, rispondendo alla rivista Orizzonte Scuola.Per tornare a scuola a settembre occorre uno sforzo di programmazione ed economico importante. L’indicazione di Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato rappresentativo Anief, è che per assicurare la didattica in presenza occorre “un impegno del governo soprattutto per ciò che riguarda il numero degli alunni per classe e i metri quadri degli spazi a scuola, nel rispetto del distanziamento sociale”: la richiesta è stata fatta anche ieri, durante l’incontro tra ministero e sindacati sulla riapertura delle scuole a settembre.
Pur evidenziando le tante modifiche da introdurre nelle linee guida in via di approvazione, Pacifico ha colto anche dei lati positivi nel documento ministeriale esaminato: “c’è sicuramente la volontà di coinvolgere le parti sociali, gli enti locali”. Uno dei punti dolenti è la scarsità di finanziamenti di operazioni che si preannunciano complesse: il sindacalista ha ravvisato “purtroppo l’assenza di risorse tali da poter valorizzare queste stesse linee guida con le modifiche chieste dalle organizzazioni sindacali. Ci ritroviamo di fronte a delle belle idee che possono essere portate avanti, ma che non potranno essere realizzate per mancanza di risorse fino a quando non ci saranno delle garanzie rassicuranti del premier Conte e del ministro Azzolina. Alle rassicurazioni devono però seguire i fatti”.

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