5 luglio 2020 - 18:32

Dl Rilancio, via libera alle classi con meno di 15 studenti

Uno degli emendamenti che riguardano l’istruzione. L’approvazione definitiva prevista lunedì mattina

di Valentina Santarpia

Dl Rilancio, via libera alle classi con meno di 15 studenti
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Sono contenuti nel decreto rilancio, che dovrebbe essere approvato lunedì in via definitiva, alcuni provvedimenti che saranno funzionali alla ripartenza delle scuole a settembre. La V commissione Bilancio della Camera ha dato infatti il via libera a diversi emendamenti di maggioranza e opposizione .

I fondi per le paritarie

Sale a 300 milioni il fondo per le Paritarie, raddoppiando la cifra iniziale prevista. «La scuola pubblica è statale e paritaria e il nostro sistema educativo, soprattutto in questo momento, ha bisogno di tutti. Bene così», commenta la viceministra Anna Ascani.

I contratti

Uno dei nodi per la riapertura, è quello del personale: se ci saranno classi sdoppiate o divise, serviranno più insegnanti e collaboratori per gestirle. E così il dl consente un aumento di incarichi temporanei sia per i docenti sia per il personale ATA. Si tratta di contratti a tempo che cesserebbero in caso di stop alle lezioni in presenza a seguito dell’acuirsi della diffusione del Covid. Anche i contratti dei collaboratori scolastici ex Lsu assunti part time a 18 ore lo scorso 1° marzo vengono trasformati full time momentaneamente fino al 31 dicembre. Un altro emendamento prevede l’assunzione di 1000 assistenti tecnici nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per il potenziamento delle piattaforme e degli strumenti digitali in dotazione alle scuole. Sempre per quanto riguarda il personale, anche gli Ata potranno usufruire, laddove sia possibile, della proroga fino al 31 dicembre 2020 del lavoro agile per il 50% dei dipendenti che svolgono attività eseguibili da remoto. Con l’obiettivo di ampliare il corpo docente del sistema scolastico e rafforzare le attività di ricerca in ambito universitario e negli Enti nazionali di ricerca, è prevista la stabilizzazione di 16 mila insegnanti e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori.

Mille assistenti tecnici in più

A supporto del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, è previsto un aumento del relativo Fondo nazionale di 15 milioni per il 2020. Inoltre, ai soggetti pubblici e privati che gestiscono in via continuativa i servizi educativi del sistema integrato è erogato un contributo complessivo di 65 milioni nell’anno 2020 a copertura della riduzione o del mancato pagamento delle rette. Un altro emendamento prevede l’assunzione di 1000 assistenti tecnici nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per il potenziamento delle piattaforme e degli strumenti digitali in dotazione alle scuole.

Le classi da 15 studenti

Un emendamento riguarda il numero minimo di alunni per classe: visto che le linee guida parlano della necessità di mantenere un metro di distanza tra alunni, sarà fondamentale avere classi piccole. E così, in deroga al limite minimo di alunni, le classi delle primarie potranno avere anche meno di 15 bambini. La deroga al limite potrà avvenire anche negli altri ordini e gradi di istruzione. Per Marcello Pacifico, presidente dell’Anief «l’obiettivo da porsi, tutti assieme, è quello di tornare a delle scuole a misura d’uomo, creando classi con al massimo 15 alunni e assumendo 200 mila docenti e Ata nuovi. Questi emendamenti, seppure depotenziati, vanno in direzione della proposta dello stesso M5S che prevede la formazione di classi con più di 22 alunni e 20 in presenza di alunni disabili, primo firmatario l’attuale ministro Azzolina. Con numeri ancora più ridotti nelle zone colpite dal coronavirus. Sugli organici noi abbiamo chiesto l’assunzione di 150-160 mila docenti, per coprire posti vacanti e turn over tramite le nuove graduatorie di istituto trasformate in provinciali, più almeno 40 mila unità di personale Ata aggiuntive- spiega Pacifico- in un colpo solo, considerando anche la stabilizzazione di tutti i Dsga facenti funzione e degli educatori precari, si risolverebbero i problemi di gestione del ritorno in classe a settembre».

I viaggi di studio

Via libera anche all’emendamento per un mese gratuito a scelta nel 2020 di viaggi in treno e accesso libero ai musei per gli studenti universitari. Nello stesso emendamento si prevede che le scuole concludano le operazioni di scrutinio entro il termine delle lezioni.

Le agevolazioni per gli universitari

Risorse aggiuntive sono state destinate al fine di allargare la platea degli studenti universitari con l’esenzione totale o parziale del contributo onnicomprensivo annuale ed altri benefici per il diritto allo studio. Per i dottorandi titolari di borse di studio, possibilità di presentare richiesta di proroga non superiore a due mesi, mentre per gli assegnisti di ricerca è prevista la possibilità di prolungare il proprio assegno per il periodo di tempo corrispondente alla eventuale sospensione dell’attività di ricerca, nei limiti delle risorse disponibili per i rispettivi progetti.

Non ci sarà il concorso per il sostegno

La proposta invece di «procedure per titoli ed esame orale, su base regionale, finalizzate all’accesso in ruolo su posto di sostegno dei soggetti in possesso del relativo titolo di specializzazione conseguito in Italia» non è stata approvata.

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