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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Scuola: Trasferimenti sbagliati, gli Uffici scolastici ammettono gli errori denunciati dall’Anief

Posted by fidest press agency su sabato, 11 luglio 2020

Sui trasferimenti dei docenti, il giovane sindacato rappresentativo non si è sbagliato: dopo che molti dei 40 mila docenti che lo scorso 29 giugno non hanno ottenuto la sede scolastica richiesta, pur in presenza in molti casi di posti disponibili e di un alto punteggio derivante da titoli e servizi svolti, hanno voluto vederci chiaro ricorrendo con Anief al giudice del lavoro, nelle ultime ore l’amministrazione scolastica ha fatto sapere che non tutti i movimenti disposti sono corretti.Anief ricorda che i trasferimenti dei docenti di ruolo hanno avuto esito positivo, con effetto pratico 1° settembre 2020, sono stati 49.053 dei casi, corrispondenti al 54,3% delle domande presentate e comprendenti “8.000 spostamenti circa fuori Regione garantiti agli insegnanti”. Stando ai dati ufficiali, dunque, per oltre il 45% dei docenti il trasferimento non ha avuto l’esito sperato. Non ci sarebbe nulla da ridire se il trasferimento negato derivasse solo dell’eccesso di domanda rispetto al numero di cattedre vacanti: il problema è che spesso i posti vacanti e disponibili non vengono nemmeno messi a disposizione per la mobilità perché collocati in organico di fatto per motivi di risparmio pubblico. Inoltre, si continuano ad assegnare punteggi inferiori rispetto ai titoli e servizi presentati.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “c’è una Ordinanza del Consiglio di Stato secondo la quale i posti vacanti devono andare ai trasferimenti. Inoltre, la legge tutela i beneficiari, a vario titolo, della Legge 104 del 1992, ai quali non può essere applicato il blocco quinquennale. Il diritto alla famiglia non può sottostare a quello del lavoro, soprattutto se vi sono i presupposti per soddisfare entrambi. Per questi motivi, l’Ufficio Studi Anief ha deciso di avviare una serie di ricorsi al Giudice del Lavoro”.

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