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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 121

Scuola: Diplomati magistrale, l’esperienza di una vita non può essere tradita dal segno di una penna

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 luglio 2020

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, attraverso una diretta Facebook dal suo profilo personale, ha fatto il punto della situazione sulla bozza delle Gps e delle sentenze che riguardano i diplomati magistrale: “Non ci arrendiamo e continuiamo le nostre battaglie, l’esperienza di chi insegna da anni nelle nostre scuole ha un peso specifico e non ci fermeremo fino a quando non sarà scritta la parola Verità su questo processo”Il leader Anief ha chiarito “cosa ha detto il tribunale amministrativo: che anche rispetto ai regolamenti preventivi di giurisdizione, non ritiene che la materia sia mutata. Noi diciamo che ne riparleremo in Consiglio di Stato, sono le prime due sentenze, noi non ci arrendiamo davanti alle ingiustizie, poiché è stato violato il giudicato; infatti, ci sono 3mila maestre che grazie alle sentenze del Consiglio di Stato sono entrate nei ruoli. Non demordiamo fino a quando non sarà scritta la parola verità su questo processo. Dunque faremo questo appello. Inoltre, il Consiglio di Stato ha anche detto che sta all’amministrazione valutare con i poteri di autotutela se confermare i ruoli, per esempio, a chi aveva o non aveva la clausola rescissoria. Non è scontato tutto questo e noi lo avevamo scritto; abbiamo anche chiesto il parere di uno dei più grandi esperti in Italia del diritto giuslavoristico, il professore emerito presidente della Cassazione De Luca, che ci aveva chiarito come secondo lui, in un parere pro veritate che abbiamo inviato ai ministri che si sono succeduti in questi anni, bisogna confermare i ruoli a chi ha avuto una clausola rescissoria e anche a chi non l’ha avuta perché il fatto stesso di essere individuato come persona che ha fatto l’anno di prova” avrebbe dato loro diritto a non essere licenziati.In conclusione, Pacifico ha affermato che “c’è la volontà del sindacato di lottare a fianco di chi ha un diploma magistrale ma anche degli altri insegnanti, che sono persone qualificate che hanno appreso e maturato questa qualifica durante il servizio svolto nelle nostre scuole. Perché non chiedere alle famiglie se questi insegnanti devono continuare a fare il loro lavoro? Hanno diritto a insegnare. Noi continueremo a chiederlo ai giudici, ai parlamentari, Anief c’è. Se in questi 4 anni è stato fatto un primo concorso straordinario per il personale della scuola dell’infanzia, se in questi 4 anni chi ha un diploma magistrale è stato inserito nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto e ora sarà inserito nella prima fascia delle Gps, è per l’azione del sindacato. Sono cose che abbiamo ottenuto. Noi non demordiamo, ma dobbiamo stare uniti, ci dovete dare forza. Non dobbiamo pensare che l’esperienza di una vita sia tradita dal segno di una penna”.

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