No a una banca senza dipendenti, e saltano le trattative tra sindacati e Banca Popolare Pugliese

La riorganizzazione aziendale di Bpp punta all’eliminazione del servizio di cassa svolta dagli operatori, ma i sindacati non accolgono un modello di banca senza dipendenti.

È un modello orientato alla progressiva eliminazione del servizio di cassa svolto dagli operatori delle filiali quello proposto per la ristrutturazione aziendale relativa al piano industriale 2019-2022 della Banca Popolare Pugliese.

Una filiale “cashless” che non ha incontrato i favori dei sindacati. Salta, dunque, l’accordo tra i sindacati bancari e Banca popolare pugliese sul modello dello sportello leggero, che prevede la trasformazione di 14 filiali di Bpp su 105 con un organico di un solo addetto in agenzia.

Le filiali cashless intendono infatti fare a meno della figura del cassiere, implementando invece i canali bancari alternativi come i servizi online e mobili.

Lo smantellamento degli operatori porterebbe a una torsione del modello bancario della Popolare Pugliese, da esecutivo a consulenziale, con un organico variabile che potrebbe avere anche zero dipendenti e aprire solo alcuni giorni della settimana. Ma le perplessità sono molte, tanto da indurre i sindacati a interrompere la trattativa, rifiutando il modello di filiale con un solo addetto proposto dalla banca.

L’obiettivo dichiarato dall’azienda è di incrementare i ricavi attraverso l’ampliamento della gamma di servizi a maggior valore aggiunto. Uno scopo che – secondo i sindacati – non necessita di una riduzione del costo del personale attuata attraverso il modello di sportello leggero, a fronte dei risultati positivi registrati sinora dall’azienda. Il secco no al modello di operatore unico è legato anche all’eccessivo carico di lavoro che ne deriverebbe. “Quanto al modello di filiale cashless con la presenza di un solo operatore – affermano i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – le organizzazioni sindacali esprimono contrarietà e preoccupazione per i rischi connessi all’operatività, alla salute e alla sicurezza, nonché per i carichi di lavoro prevedibili e probabili che finiranno col produrre gravi patologie a carico del lavoratore di filiale lasciato da solo e, al tempo stesso, manifestano perplessità sulla compatibilità del predetto modello con gli obiettivi dichiarati di maggiore redditività e di incremento dei ricavi”.



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