"Crisi mercato immobiliare? Facciamo come gli inglesi" - QdS

“Crisi mercato immobiliare? Facciamo come gli inglesi”

redazione

“Crisi mercato immobiliare? Facciamo come gli inglesi”

lunedì 13 Luglio 2020

Il presidente nazionale di Fimaa, Santino Taverna, si rivolge al Governo: «Servono misure urgenti e straordinarie, come l’azzeramento delle tasse fino a una determinata soglia del prezzo d’acquisto come avviene in Gran Bretagna".

«Prendiamo
esempio dalla Gran Bretagna per fare ripartire l’economia del Paese attraverso
il rilancio del mercato immobiliare»
.
Santino Taverna, presidente nazionale di Fimaa – Federazione italiana
mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia –
torna a chiedere al Governo, a nome dell’intera categoria, «urgenti e
indispensabili misure straordinarie, a partire da una forte riduzione della
tassazione sulle compravendite immobiliari».

«Abbiamo
l’urgente necessità»
,
rimarca, «di ridare abbrivio alla filiera rendendola attrattiva, anche e
soprattutto per recuperare i 700mila posti di lavoro persi negli ultimi 10
anni. Stiamo parlando di un comparto capace di produrre oltre il 20% del Pil
nazionale, che non riesce a risollevarsi anche per la mancanza di interventi
strutturali per una vera ripresa».

Taverna
torna a ribadire quanto esposto alla Decima Commissione del Senato durante
l’audizione dello scorso 25 giugno, prendendo spunto dalla recentissima misura
britannica mirata a incoraggiare gli acquisti di case. Nel Regno Unito per
ridare linfa al mercato del settore segnato dal lockdown, ma comunque meno in
crisi del nostro, è stata annullata l’imposta di registro per gli acquisti di
immobili di valore inferiore alle 500mila sterline. Un provvedimento valido con
effetto immediato, che resterà in vigore fino al 31 marzo 2021.

«Dobbiamo
evitare le fughe di capitali»

«Serve
un’iniezione di fiducia per convincere le persone a comprare, vendere e
cambiare casa, e con questa misura nove persone su dieci non pagheranno
l’imposta quest’anno»:

così oltremanica viene motivato l’intervento a favore dei settori immobiliari e
dell’edilizia (fonte Il Sole 24 Ore). «Dobbiamo percorrere la stessa
strada»,
insiste il numero uno di Fimaa, «non solo per far fronte alla
disoccupazione e restituire dignità a chi vive in soglia di povertà, ma anche
per ritornare ad alimentare l’economia del Paese attraverso un comparto che può
impedire fughe di capitali».
Capitali che potrebbero essere investiti in Italia,
a fronte di tassazioni ridotte per gli scambi che attirerebbero l’interesse
anche delle grandi società straniere.

Oltre
all’azzeramento delle tasse fino a una determinata soglia del prezzo d’acquisto
come avviene in Gran Bretagna, Taverna coglie l’occasione per ribadire la
posizione di Fimaa, già esposta al Senato: «Se non si ridurranno le attuali
imposte, anche le località turistiche avranno serie difficoltà a riprendersi
dall’emergenza sanitaria».

«Iva
al 22% anticamera dell’evasione»

Capitolo
Iva. Taverna non usa mezzi termini e lancia
forte e chiaro l’allarme: «Quando per una compravendita immobiliare
(acquistata da una società da una impresa) si deve versare una imposta Iva del
22% sul prezzo da pagarsi, si palesano tutti i presupposti per ritrovarsi
nell’anticamera dell’evasione fiscale».

Nel
merito, lo stesso presidente nazionale di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo
Sangalli
,è sempre stato strenuo oppositore dell’applicazione delle
clausole di salvaguardia che aggraverebbero ulteriormente i bilanci di famiglie
e imprese e, di conseguenza, ostacolerebbero la ripresa economica del Paese.

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