Il bando

Scuola, graduatorie provinciali supplenze: il diploma o la laurea e 24 Cfu vanno conseguiti entro il 6 agosto

28 luglio 2020 | 10:00
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Scuola, graduatorie provinciali supplenze: il diploma o la laurea e 24 Cfu vanno conseguiti entro il 6 agosto

Anief: “Essere precari non può essere una condizione di perdita perenne dei diritti costituzionalmente protetti”

Scuola – L’inserimento nelle nuove Graduatorie provinciali prevede la presentazione del titolo (diploma o laurea) più i 24 Crediti formativi universitari, che devono essere conseguiti entro l’ultimo giorno di presentazione delle domande: il bando non ammette deroghe, quindi alcun inserimento nelle Gps con la modalità della riserva, per coloro che acquisiranno o sono in attesa di conseguire titoli o requisiti oltre tale termine.

È entrata nel vivo la fase di candidatura per inserirsi nelle nuove Graduatorie provinciali per le supplenze. L’aspirante a supplenza, ricorda Orizzonte Scuola, può presentare domanda per l’inserimento nelle graduatorie di istituto, contestualmente alla domanda di inclusione nelle GPS, indicando sino a 20 istituzioni scolastiche nella medesima provincia scelta per l’inserimento nella GPS, per ciascun posto comune, classe di concorso, posto di sostegno cui ha titolo. Ogni docente potrà iscriversi alle GPS per una sola provincia ma per più classi di concorso (per tutte le classi di concorso alle quali ha accesso con il proprio titolo). Chi è già inserito nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE) e vuole iscriversi alle GPS può scegliere una provincia diversa da quella in cui è già presente nelle GAE.

NIENTE DEROGHE

Non si ammettono deroghe sul conseguimento dei titoli: in particolare, il titolo di studio deve essere comprensivo degli eventuali CFU o esami integrativi per l’accesso alla classe di concorso. A questo proposito, l’articolo 2, comma 9 del Decreto Dipartimentale in data 21-07-2020, procedure di istituzione delle graduatorie provinciali e di istituto, recita: “È ammessa, esclusivamente, la dichiarazione di requisiti e titoli di cui l’aspirante sia in possesso entro la data di scadenza dei termini di presentazione delle domande di cui al comma 3 del presente articolo”. E non è prevista alcuna riserva per coloro che acquisiranno titoli o requisiti oltre tale termine.

LA POSIZIONE DEL SINDACATO

“Questa – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è una condizione che il nostro giovane sindacato rappresentativo non può accettare, poiché i tempi di attesa per lo svolgimento dei corsi di studio, anche per sostenere gli esami finali, si sono fortemente dilatati. Non considerarlo in fase di inserimento nelle nuove e tanto attese Graduatorie provinciali per le supplenze rappresenta una grave mancanza: essere precari non può essere una condizione di perdita perenne dei diritti costituzionalmente protetti”.

Anief ricorda che anche in questa occasione ha deciso di schierarsi in difesa dei diritti dei precari, rivolgendosi al tribunale, al fine di difendere i diritti di chi improvvisamente si è visto annullare i percorsi di crescita professionale che aveva avviato: sono stati presentati una serie di ricorsi, tutti sottoposti ad un circostanziato vaglio di legittimità. Presto se ne aggiungeranno altri, tra cui l’immotivata mancata modalità della riserva motivata, tra cui il conseguimento successivo dei titoli di studio richiesti.
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