Azzolina: “I docenti in più andranno a infanzia ed elementari”

da la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA – Nella lunga e urgente informativa alla Camera, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, senza regalare particolari novità sulla ripartenza, ha assicurato che “a breve saranno pronte linee guida per il ritorno in classe per la scuola dell’infanzia”. Ha accennato qualcosa, del documento che è in mano alla viceministra Anna Ascani: “I bambini di età inferiore ai sei anni hanno bisogno di stabilità del gruppo, spazi interni a uso esclusivo della classe, ingressi a fascia temporale aperta”. I docenti che saranno assunti a tempo determinato in via straordinaria – ci sono 1,3 miliardi sulla questione, non ancora definiti nel dettaglio – “andranno alla scuola dell’infanzia e della primaria”.

Sul tema infanzia, e il rispettivo documento in via di elaborazione e da consegnare al Comitato tecnico scientifico, “Repubblica” aggiunge: non si prevederà, perché non è possibile, un distanziamento tra bimbi (parliamo di alunni al di sotto dei sei anni), i piccoli non porteranno mascherine, ci sarà una rete di protezione più robusta fatta di triage all’ingresso e tracciamento immediato di fronte all’emersione di positività. Non ci dovrà essere uno scambio tra gruppi diversi, né in aula, né in mensa. Gli oggetti di uso comune e la biancheria per i lettini saranno quotidianamente sanificati.

“Ecco i corsi digitali per la formazione”

La ministra Azzolina ha voluto soffermarsi sull’educazione online, che agli istituti superiori diventerà quotidiana anche per il prossimo anno scolastico. “La formazione del personale scolastico di questa stagione sarà digitale. La garantiranno le scuole, in presenza e in rete. I corsi sono già partiti e andranno avanti fino al dicembre 2021”. I temi previsti sono: Intelligenza artificiale, uso di App e piattaforme di e-learnig, cittadinanza digitale.

Azzolina ha ricordato che ci sono 236 milioni di euro per libri, zaini e dispositivi digitali da girare agli studenti meno abbienti. “Li daranno direttamente le scuole, hanno aderito alla campagna 4.900 istituti. Abbiamo triplicato i soldi per il diritto allo studio”. Dei 2,5 milioni di banchi monouso chiesti dai presidi, oltre 1,7 milioni andranno alle medie e alle superiori e 750.000 banchi saranno per la scuola primaria. Per la ripartenza “abbiamo messo a finanziamento 2,9 miliardi di euro e da quando ho giurato al ministero ho firmato assegni per 6 miliardi”.

L’opposizione: “Alle superiori ancora Dad”

L’opposizione ha fatto notare negli interventi che l’informativa non ha offerto, a 49 giorni dal via, indicazioni sul milione di studenti che rischiano di non entrare in classe per il distanziamento impossibile, sullo scaglionamento degli ingressi, sulle contraddizioni della Azzolina sul capitolo docenti precari: “Li difendeva da sindacalista Anief e da ministra ha firmato un decreto che li licenzierà in caso di lockdown”. Ancora,  il portale delle domande per le nuove supplenze Gps “va in tilt ogni giorno”.

La deputata Valentina Aprea, Forza Italia: “Le scuole superiori hanno già deciso che ricorreranno in modo massiccio alla Didattica a distanza e per riaprire le scuole saranno necessari 250 mila supplenti”. Rosa Maria Di Giorgidel Pd: “Servono tante risorse per la scuola, deve intervenire tutto il governo e tutti gli studenti devono tornare in classe. Tutti”.