Palermo

Ultim'ora

Rai, giornalisti in sciopero il 6 maggio: “Vogliono renderci megafono del governo”

Seimila docenti assunti per il Covid ma tutti negli asili e nelle elementari

Le superiori non saranno accontentate: "Non hanno idea dell’organico aggiuntivo, gli uffici sono in ginocchio" Via al controesodo dei professori in servizio al Nord: sono duemila in più rispetto allo scorso anno

2 minuti di lettura
Corsa contro il tempo per assegnare alle scuole siciliane tutti gli insegnanti necessari per riaprire in sicurezza. Il 14 settembre si avvicina e gli uffici periferici del ministero dell’istruzione stanno facendo da giorni gli straordinari. Ma i sindacati sono sul piede di guerra: lamentano troppa fretta, tempi eccessivamente contingentati e errori clamorosi. Al centro di tutte le discussioni il cosiddetto organico aggiuntivo Covid: oltre 6mila posti, tra docenti e Ata, che le scuole dovrebbero ricevere per sdoppiare le classi troppo numerose e garantire la distanza tra gli alunni e il docente.

In questi giorni, le scuole del primo ciclo e quelle dell’infanzia stanno ricevendo i primi 3mila e 200 posti circa, corrispondenti a una prima tranche di 78 milioni di euro arrivati in Sicilia dal ministero. Successivamente arriveranno altri 3mila posti circa per altri 76 milioni di euro. Verranno privilegiate le scuole del primo ciclo e dell’infanzia, che non possono accedere alla didattica a distanza. Le scuole superiori potrebbero non essere accontentate appieno.

«Il personale aggiuntivo ricevuto — spiega Maurizio Franzò, al vertice dell’Associazione nazionale presidi della Sicilia — è irrisorio. Nel secondo grado, ci avvieremo necessariamente verso la didattica mista». «Ritengo — incalza Mario Veca, dell’Associazione di dirigenti Andis di Palermo — che anche nel secondo grado la dotazione aggiuntiva sia esiziale per l’anno scolastico in avvio».

Anche dai sindacati confederali non lesinano critiche. «Purtroppo siamo costretti — dichiara Adriano Rizza, della Flc Cgil regionale — a registrare ulteriori criticità in virtù di un organico che non è stato ancora definito » . A rincarare la dose Francesca Bellia, a capo della Cisl scuola: « I tempi ristretti dettati dal ministero — spiega la sindacalista — hanno messo in ginocchio gli uffici che hanno dovuto accelerare per concludere le procedure entro il 31 agosto. E le superiori non hanno ancora idea delle risorse destinate per l’organico aggiuntivo».

Prima di avviare le lezioni, dovrebbero arrivare nelle scuole i supplenti annuali, attingendo dalle nuove graduatorie provinciali dei supplenti che i provveditorati stanno pubblicando. « In queste graduatorie — accusa Claudio Parasporo, al vertice della Uil scuola regionale — sono presenti una moltitudine di errori evidente anche ad un profano: ci sono aspiranti inseriti con punteggi che sfiorano il mille punti e altri con punteggi addirittura negativi» . E, aggiungono dall’Anief, un « docente con 52 anni di servizio».

Intanto, una consistente fetta di posti sono già stati occupati da docenti in ingresso in Sicilia da altre regioni, ma solo per un anno: gli oltre 5mila e 200 che hanno ottenuto l’assegnazione provvisoria. Ma i rappresentanti dei lavoratori accusano senza mezzi termini: «È stata preclusa a centinaia di docenti — si legge in una nota di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Gilda e Snals — la possibilità dell’assegnazione, seppur provvisoria, di una sede nel comune di residenza nonostante risultino ancora disponibili centinaia di posti».

Ma da via Fattori replicano: «L’obiettivo del ministero — replica il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti — è creare le condizioni ottimali che garantiscano l’avvio dell’anno scolastico, tre cui c’è il termine del 31 agosto per le assegnazioni provvisorie. E per garantire il diritto allo studio e all’inclusione degli studenti con disabilità e di conseguenza per dare maggiori possibilità di assegnazione provvisoria — continua — ho assegnato in Sicilia duemila posti di docenti di sostegno in più rispetto allo scorso anno».