FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3957951
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Scuola senza pace mancano i supplenti e graduatorie fasulle

Scuola senza pace mancano i supplenti e graduatorie fasulle

. A dimostrazione, secondo Francesco Sinopoli della Cgil Scuola, della «evidente inadeguatezza del sistema informatico approntato in poco tempo dall'amministrazione scolastica».

03/09/2020
Decrease text size Increase text size
La Stampa

Le hanno chiamate Gps, ma non stanno proprio aiutando a trovare la strada per completare più velocemente gli organici degli insegnanti. Le graduatorie provinciali per le supplenze, da quest'anno completamente digitalizzate, cosa di cui la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina si è detta «molto fiera», rischiano di allargare i buchi invece di ridurli. Almeno secondo i sindacati, che hanno segnalato molteplici anomalie, punteggi sballati e posizioni incredibilmente rovesciate. A dimostrazione, secondo Francesco Sinopoli della Cgil Scuola, della «evidente inadeguatezza del sistema informatico approntato in poco tempo dall'amministrazione scolastica». Dalla Cisl Scuola hanno raccontato di «docenti ai quali sono stati riconosciuti 15 anni di servizio sul sostegno, senza aver prestato mai nemmeno un giorno con i disabili, e di professori che si ritrovano su una cattedra di francese, lingua che non parlano». L'Anief ha riferito di un docente di laboratorio di Palermo al quale sono stati assegnati quasi mille punti associati ai soli titoli di servizio, «peccato che, sulla base della nuova tabella di valutazione, gli anni scolastici per raggiungere un punteggio del genere dovrebbero essere ben 52, più della sua età».

Insomma, grande confusione, molte richieste di rettifica e probabile pioggia di ricorsi al Tar. Per questo i sindacati hanno inviato una diffida legale al ministero, per chiedere di azzerare il nuovo sistema delle Gps e dare indicazione agli Uffici scolastici regionali di «considerare valide le attuali graduatorie di istituto, per garantire un regolare avvio dell'anno scolastico». Secondo Marcello Pacifico, presidente di Anief, «l'amministrazione, per evitare ricorsi, può agire in autotutela, allargando la finestra di accoglimento dei reclami». Questo vorrebbe dire, però, allungare i tempi rispetto alla tabella di marcia prevista a Viale Trastevere, secondo la quale le supplenze dovrebbero essere assegnate a partire dalla prossima settimana, entro il 14 settembre. E all'orizzonte non sembrano esserci passi indietro: «Parlare di caos è infondato, pretestuoso e fuorviante – ha scritto il ministero in una nota – i casi segnalati sono già stati

risolti. E comunque gli errori sono un numero infinitesimale rispetto alla mole di domande ricevute». Più di 750mila gli aspiranti insegnanti che hanno chiesto l'iscrizione nelle graduatorie, per un totale di quasi 2 milioni di domande (ognuno può registrarsi per più classi di concorso). Secondo il ministero, dopo le verifiche, sono state escluse quasi 40mila domande che presentavano anomalie, ad esempio titoli inesistenti. «Ma c'è anche chi ha regolarmente presentato la domanda e non è nemmeno inserito in graduatoria – spiega Lena Gissi della Cisl Scuola – chiediamo un supplemento di riflessione per evitare che poi ricada tutto sulle spalle dei dirigenti scolastici».

Del resto, i supplenti in questione saranno ancora una volta fondamentali per portare avanti l'anno scolastico. Ne serviranno più di 200mila, anche per colmare le lacune nelle nuove assunzioni, annunciate da Azzolina e bloccate intorno al 30% dei posti disponibili per mancanza di candidati nelle graduatorie. I sindacati si aspettano circa 30mila insegnanti immessi in ruolo sugli 85mila previsti, a meno di exploit della "chiamata veloce", conclusa ieri e pensata per assumere docenti precari del sud in regioni del nord. «Credo che si saranno fatti avanti in pochi, meno di 10mila – dice Gissi – è tutta gente con un buon punteggio e la certezza della supplenza. Possono aspettare di ottenere una cattedra vicino a casa». Rientra invece l'allarme sugli insegnanti "fragili", quelli con patologie e condizioni di salute che li espongono maggiormente al rischio di contagio. Secondo i sindacati non bisogna aspettarsi un eccesso di richieste di esonero, «saranno poche migliaia quelli che chiederanno di non tornare a scuola».NIC.CAR.—


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL