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Supplenze, anche a Mantova è caccia agli errori. I sindacati: stop alle operazioni

Via alle chiamate degli insegnanti per la copertura delle cattedre rimaste vacanti. Le organizzazioni scrivono al provveditore: prima di conferire gli incarichi vanno corrette le graduatorie. Lo Snals: «Carenze di personale (docente e non) in tutti gli istituti mantovani»

Nicola Corradini
1 minuto di lettura

MANTOVA. È ormai caccia agli errori nelle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) pubblicate dagli uffici scolastici, compreso quello di via Cocastelli. Il problema sembra essere particolarmente complicato , tanto che nel primo pomeriggio di ieri, i segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl, Uil Rua, Snals e Anief hanno inviato una nota al provveditore Daniele Zani per chiedere che le operazioni di conferimento degli incarichi nelle scuole sia congelato per il tempo necessario a correggere gli errori.

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In mattinata era stata la segretaria provinciale del sindacato autonomo Snals, Roberta Marzano, a esprimere forti preoccupazioni per le possibili conseguenze di una procedura di nomina che, per velocizzare i tempi, ha escluso la possibilità da parte degli insegnanti di portare entro dieci giorni reclami per eventuali errori nell’attribuzione dei punteggi per le graduatorie. Una novità introdotta dal Ministero che pure, pochi giorni fa, aveva fatto una parziale retromarcia invitando gli uffici a correggere gli errori più evidenti. E già i sindacati avevano sollevato il problema nei giorni scorsi.

Ora che sono iniziate le chiamate in presenza dei docenti per le assegnazioni seguendo le Gae (le graduatorie ad esaurimento, le cui chiamate precedono quelle provinciali, le Gps), i nodi rischiano di arrivare al pettine. «Avevamo detto che le procedure per le Gps erano piene di criticità e che erano necessari più cura e più tempo – dichiara la Marzano – abbiamo apprezzato il lavoro delle segreterie mantovane che si sono prodigate con tanta professionalità e disponibilità in tempi ristrettissimi per garantire un inizio di anno scolastico con i docenti in cattedra. Le graduatorie però presentano errori “importanti” (ma la responsabilità non è del personale del provveditorato) a cui non si può porre rimedio se non con tempi adeguati. Non è possibile sacrificare i diritti del personale, delle famiglie e degli studenti. Questa confusione aprirà la strada a valanghe di ricorsi e comprometterà l'avvio e il prosieguo dell'anno scolastico. Errate individuazioni di docenti rischiano di far cambiare l’insegnante ad anno iniziato».

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«Si aggiunge il fatto che sono state avviate le convocazioni senza che il personale coinvolto conosca i posti disponibili (come previsto dalla normativa) e senza un preavviso consono – aggiunge Marzano – ad oggi sono in sofferenza tutti gli istituti mantovani che, oltre a non avere il corpo docenti, hanno carenza di personale Ata (bidelli, amministrativi e tecnici, ndr). Le scuole (le materne hanno già iniziato) devono riaprire in sicurezza e soprattutto garantire il percorso formativo a cui sono chiamate». E senza un numero sufficiente di bidelli sarà difficile garantire vigilanza, sanificazioni e altre procedure anti Covid. 
 

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