Stamane 3 agosto, sono state inviate agli
Uffici Scolastici le istruzioni operative per le immissioni in ruolo, attraverso l’imminente convocazione dei candidati, l'individuazione dell’ambito e contestuale assegnazione della sede ai docenti neo-immessi in ruolo.
Il condizionale sull'operazione è d'obbligo - spiega il sindacato della scuola
Anief -
perché molti dei 57.332 posti messi a bando non verranno mai assegnati, andando così ad ingrassare il già considerevole numero di supplenze annuali. Gli USR attingeranno dalle Graduatorie ad Esaurimento, cui è destinato il 50% dei posti; dalle graduatorie di merito del concorso 2016 e quelle del concorso del 2018, cui è destinato il restante 50%.
Nel caso di ulteriori disponibilità nell'ambito della quota del contingente destinata ai concorsi, si procederà alle ammissioni al terzo anno del percorso FIT. E qui risiede uno dei problemi: perché l'avere svolto il FIT comporta il depennamento da tutte le graduatorie: solo che nella grande maggioranza dei casi le operazioni che portano alla realizzazione delle graduatorie da terzo anno di FIT ancora devono completarsi. Anche laddove sono state avviate con sollecitudine e sembrava che tutto filasse liscio per arrivare alle assunzioni immediate, le commissioni si sono fermate in corrispondenza delle ferie estive: in Lombardia, ad esempio, i colloqui degli aspiranti docenti di diverse classi di concorso riprenderanno solo lunedì 27 agosto.
Marcello Pacifico Presidente
Anief spiega: "In diverse classi di concorso, come ad esempio la matematica alle medie o gli insegnamenti tecnico-scientifici alle superiori, non si attuerà alcuna immissione in ruolo. Perché le
GaE e le graduatorie di merito sono esaurite, chi ha fatto il FIT deve in moltissimi casi ancora terminare e gli altri abilitati, ad iniziare da chi ha svolto il TFA, continuano ad essere relegati nelle fasce d’istituto. Pure tra le 13.329 assunzioni previste sul sostegno, si prevede un alto numero di mancate assegnazioni delle cattedre, anche in questo caso per mancanza di aspiranti. Anzi, gli insegnanti di sostegno specializzati sarebbero presenti e arruolabili nei ruoli: solo che il
MIUR si ostina a precludere loro l'accesso alle graduatorie pre-ruolo. Lo stesso destino è quello che l'
Avvocatura di Stato vorrebbe riservare agli Insegnanti tecnico pratici, i quali solo in presenza di ordinanze cautelari possono accedere con certezza sui posti vacanti a loro destinati. Ci accingiamo a vivere l'ennesima estate con migliaia e migliaia di mancate assunzioni, per colpa di un'amministrazione che continua a far prevalere la burocrazia e ad alzare le barriere, anziché stabilizzare dei precari selezionati e formati
ad hoc, aprendo finalmente alla professionalità e al merito. Noi abbiamo da tempo indicato cosa bisogna fare: riaprire le
GaE a tutti i docenti precari abilitati, come è accaduto già due volte nell'ultimo decennio. Questo semplice provvedimento, recepito però solo negli emendamenti al
Decreto Dignità dai partiti d'opposizione, con quelli di maggioranza che hanno fatto ostruzione assoluta, avrebbe evitato guerre intestine tra i precari e l'inevitabile boom di ricorsi che a breve ci accingeremo a presentare".