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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Lavoro agile: estenderlo al personale della scuola e di tutelare i lavoratori fragili

Posted by fidest press agency su mercoledì, 30 settembre 2020

Necessario abolire l’articolo 32, comma 4 del Decreto Legge n. 104/2020 per consentire anche a docenti, educatori e Ata di poter accudire i figli eventualmente posti in quarantena, senza dover ricorrere al congedo straordinario e alla riduzione del 50% dello stipendio, e della necessità di attivare il tavolo presso il ministero dell’Istruzione per la firma del contratto integrativo e disciplinare le modalità della didattica a distanza come previsto dalla legge.A pochi giorni dalla prima apertura delle scuole, infatti, sono già alcuni gli istituti che hanno disposto la chiusura di classi, plessi o di interi edifici a causa della presenza di alcuni tra alunni e personale scolastico positivo al Covid-19, mentre la DAD rimane uno strumento utilizzato in parecchie scuole per consentire il distanziamento. Ma dal 6 giugno, dopo quasi quattro mesi, nonostante le diverse richieste di Anief, ancora non si è attivato presso il ministero dell’Istruzione il tavolo per la firma del contratto integrativo previsto dalla legge n. 41/2020. Queste le richieste specifiche del presidente Anief presentate al Ministero del Lavoro, durante l’intervento quale delegato Cisal di cui è uno dei segretari confederali, insieme a Gian Mauro Nonnis, vicepresidente Anief, dopo l’intervento nei giorni scorsi presso il Ministero della Funzione pubblica. Bisogna intervenire per la confederazione anche con un protocollo per il settore privato e con un accordo quadro per il settore pubblico per dare maggiore tutela per disconnessione, salario accessorio, formazione, sicurezza, salute, privacy e per tutte le norme relative all’organizzazione dell’orario di lavoro.Le esigenze venutesi a determinare a seguito della pandemia necessitano di diversi adattamenti normativi. La Cisal ha ripercorso gli interventi legislativi più recenti a partire dalla direttiva 88/2003 sull’organizzazione dell’orario di lavoro che è sotto la lenta di ingrandimento della Cesi per delle proposte emendative in Commissione UE.

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