Dopo appena due settimane dall'inizio della scuola, sono già 740 le classi in quarantena e più di un migliaio gli studenti in isolamento. E mentre crescono i contagi in tutta Italia, il
Ministero della Salute ha aperto all'uso a scuola di
test rapidi in 15 minuti.
"Una buona azione preventiva", la definisce
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, aggiungendo però che "bisogna anche
riconoscere subito il
rischio biologico a tutto il
personale scolastico".
"Rischio biologico è diventata la parola chiave dell'Anief per il personale della scuola", afferma Pacifico a Teleborsa, spiegando
che il rischio è oggi correttamente riconosciuto al personale sanitario, ma "dovrebbe essere riconosciuto anche al personale della scuola, impegnato a lavorare nei luoghi di assembramento”.
“Il riconoscimento di tale rischio dovrà portare al
riconoscimento di una precisa indennità", afferma il sindacalista, ipotizzando una
diaria quotidiana di almeno 10 euro al giorno, pari a 300 euro mensili, se non i 40-100 euro che vengono riconosciuti al personale medico.
Tale rischio - afferma - implica anche
nuove regole sulla
mobilità, che aboliscano i divieti esistenti a fronte di possibili chiusure, e sulle
pensioni, visto l'alto numero di
over 60 e di
lavoratori potenzialmente fragili nel settore della scuola.
"Noi abbiamo la scuola più vecchia del mondo, dove quasi 1 insegnante su 1 ha 60 anni. Bisogna
aprire una finestra a 61 anni", afferma Pacifico, ricordando che l'insegnamento è fra i lavori della PA
più a rischio burnout e che
"abbiamo bisogno di svecchiare" la scuola.
"