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10 ottobre, Giornata contro l'obesità. Consigli per fare prevenzione

di Sara De Giorgi - 09.10.2020 - Scrivici

sovrappeso
Fonte: Shutterstock
L'obesità in età evolutiva è in forte aumento in tutto il mondo occidentale e l'Italia purtroppo è la prima in Europa. Ecco le cause e le conseguenze dell'obesità e i consigli per fare prevenzione.

In questo articolo

In tutto il mondo il 10 ottobre viene celebrata la Giornata Mondiale contro l'Obesità (Obesity day). Per questo evento particolare viene portata avanti da ADI (Associazione di Dietetica e di Nutrizione Clinica) una campagna nazionale di sensibilizzazione su obesità e sovrappeso.

La tendenza alla diffusione dell'obesità in età evolutiva è in forte aumento in tutto il mondo occidentale e in Italia ha raggiunto quote notevoli: in Europa siamo il primo Paese per obesità infantile, abbiamo superato i numeri della Spagna e della Grecia, e in alcune regioni italiane (Puglia, Basilicata, Campania) la percentuale dell'obesità e del sovrappeso tocca il il 35%. 

Cause dell'obesità: il cambiamento degli stili di vita

Ma come è possibile che ciò sia accaduto proprio nella terra della dieta mediterranea? La maggior parte di questa esplosione di obesità in età evolutiva dipende dal cambiamento degli stili di vita:

  • si mangia sempre più fuori casa,
  • si cucina sempre meno e più velocemente,
  • sono in aumento cibi preconfezionati.

Inoltre l'attività fisica si è ridotta moltissimo per i bambini e per gli adolescenti, mentre fino alla generazione precedente era difficile che i più piccoli stessero fermi. Attualmente si trascorrono invece molte ora dinanzi a tablet e cellulare.

Le conseguenze dell'obesità

Le conseguenze dell'eccesso di peso in età infantile e nell'adolescenza possono essere:

  • l'aumento del rischio di diabete, di ipertensione arteriosa, di steatosi epatica grave che nel tempo può virare in cirrosi,
  • le alterazioni psicologiche e del comportamento che si ripercuotono sulla qualità di vita,
  • il bullismo e ciò che ne consegue.

Inoltre, l'obesità infantile è un predittore certo per l'obesità adulta, poiché 4 ragazzi su 5 continueranno ad avere un eccesso di peso in età adulta.

Poi, il cibo è inteso sempre più come "valvola di sfogo" dai ragazzi quando devono affrontare difficoltà incontrate nel difficile momento evolutivo della preadolescenza.

Molti ragazzi obesi soffrono di un disturbo alimentare: il disturbo da alimentazione incontrollata, nell'ambito del quale dinanzi alle difficoltà, l'abbuffata alimentare risulta apparentemente la soluzione.

Consigli per prevenire l'obesità

Non si hanno ancora strumenti adeguati per prevenire l'obesità. Può essere utile la lettura del libro Cuori invisibili (Il pensiero scientifico Editore), scritto da Laura Dalla Ragione e da Simone Pampanelli, che sarà nelle librerie il 30 ottobre 2020 e che riguarda approfonditamente l'obesità e il disturbo da alimentazione incontrollata infantile e adolescenziale. 

Il libro porta in luce una serie di esperienze, successi e problematiche aperte, verso una malattia che molto spesso è l'espressione di un disagio più profondo, e si rivolge a pediatri, genitori, nutrizionisti, insegnanti, al mondo dello sport.

Ecco i consigli della dottoressa Dalla Ragione per prevenire l'obesità infantile.

  1. Condurre una sana alimentazione: è meglio privilegiare alimenti semplici e variati, ed evitare cibo preconfezionato o processato.
  2. Cercare di avere uno stile di vita non sedentario: conviene fare in modo che le ore dedicate al tempo libero siano rispettate. Il bambino non può stare tutto il giorno seduto. Occorre che il tempo da trascorrere davanti il computer sia limitato. Si può passeggiare, andare in bicicletta o fare comunque attività fisica. 
  3. Non colpevolizzare il bambino se ha preso peso, occorre evitare di dargli giudizi e proteggerlo dalla sensazione di aver "preso peso". Fare dunque attenzione, senza rimproverarlo, non facendolo sentire fuori luogo.
  4. Intercettare sempre il malessere di un bambino, che può usare il cibo come "comfort food". In pratica, se il piccolo soffre, può usare il cibo come conforto. E' meglio aiutarlo a non confondere i propri sentimenti. 
  5. Creare condivisioni: è possibile cucinare insieme e coinvolgere i bambini nella scelta del cibo.

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