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TFA Sostegno, Anief ricorre per candidati esclusi dalle prove selettive e dagli iscritti

(Teleborsa) - "È necessario fare delle prove suppletive per tutti i candidati che si sono ritrovati in isolamento domiciliare". Questo l'appello del presidente nazionale Anief Marcello Pacifico che commenta criticamente i risultati delle preselettive per l'accesso al nuovo corso di specializzazione per le attività didattiche di sostegno (TFA sostegno V ciclo accademico 2019/2020). Un diritto che l'Anief ha ribadisce anche in una lettere al ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi. "Nel caso questa richiesta non venga accolta – afferma Pacifico – l'ufficio legale dell'Anief predisporrà dei ricorsi per consentire a questi candidati di sostenere le prove".

Altra questione sollevata dal sindacato riguarda le "grandi difformità riscontrate nei risultati dei diversi atenei italiani". Discrepanze dovute al metodo utilizzato per determinare il superamento della prova che fissa il punteggio necessario in base al risultato del più bravo. "In alcune università – spiega il leader dell'Anief – sono passati, ad esempio, dei candidati che ottenuto 11 punti, in altri per poter essere ammessi alle prove scritte dopo la preselettiva bisognava raggiungere un punteggio di 25-30. Riteniamo sbagliato questo criterio in quanto attraverso la prova preselettiva non vengono valutate le conoscenze richieste dalle prove concorsuali".

Da qui l'invito rivolto dall'Anief a tutti gli esclusi, in particolare a coloro che hanno raggiunto la sufficienza di 18 trentesimi alla preselettiva, a presentare ricorso per accedere alle prove scritte e orali. "Ribadiamo, inoltre, – ha concluso Pacifico – la necessità che candidati con più di tre anni di servizio vengano ammessi ai corsi senza passare dalle selezioni. Quest'anno in più di 50mila saranno in cattedra senza specializzazione".
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