Covid e scuole elementari: di nuovo la didattica a distanza

La didattica a distanza alle scuole elementari, i giovani allievi si ritroveranno a studiare di nuovo davanti ad uno schermo.

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Potrebbe finire di nuovo online anche per i più piccoli delle scuole elementari, la didattica e si ritroverebbero di nuovo a studiare guardando uno schermo. Le famiglie e i docenti dovranno così di nuovo fare i conti con una nuova difficile fase: seguire i figli nei loro compiti e averli tra le mura domestiche. La stretta del Governo sul 75% di lezioni da remoto, obbligatorie in quanto soglia minima nelle scuole superiori, tende ad estendersi al 100%.  Non sembrano esserci alternative visto il momento storico che stiamo vivendo, molti istituti stanno prendendo questa strada e potrebbe arrivare anche alle elementari. Le linee guida del ministero dell’istruzione in caso di nuovo lockdown o comunque di chiusure temporanee, prevedono che venga avviata la didattica online anche in prima elementare.

didattica a distanza alle elementari

Corriamo ai ripari

Molti istituti stanno già correndo ai ripari con circolari in cui consigliano alle famiglie di prendere in comodato d’uso computer o tablet. Vengono organizzati esempi di quadri orari nel caso in cui ci fosse bisogno di metterli in atto, dall’oggi al domani. La gestione improvvisa delle lezioni ha mandato su tutte le furie non pochi presidi: «Così è troppo complicato – ha denunciato Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e del Lazio – tante scuole superiori si stanno orientando verso il 100% online. È un danno formativo, per i ragazzi, ma ormai fare scuola così è impossibile: ci sono docenti che insegnano non solo su più classi ma anche su più scuole. Bisogna farsi trovare preparati con regole di comportamento e nuove attività didattiche». Si stanno così mettendo a punto dei piani, basati sulle linee guida ministeriali. Ad un bambino di prima elementare dovranno essere garantite almeno 10 ore di lezione a settimana, dalla seconda alla quinta elementare il minimo garantito è di 15 ore a settimana, quindi tre al giorno di media. Tutto avverrà come se la maestra fosse in diretta, con lezioni sincronizzate per l’intera classe, l’appello, tutto come se fosse di fronte realmente ai bambini.

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Cosa succederà

Sarà comunque poi il docente a stabilire l’inizio e la fine delle lezioni giornaliere, scandendo le ore di lezione con delle pause dove necessario per far riposare i bambini. In linea di massima una lezione si dovrebbe fermare a 30-40 minuti per poi concedere il tempo della pausa. Potrebbe essere inoltre previsto dalla scuola, oltre alle 15 ore minime, anche delle attività in piccoli gruppi e modalità di didattica digitale asincrona, magari con dei video registrati o con delle letture da fare da soli. La problematica delle lezioni durante il periodo dell’epidemia, si evidenzia non solo, nel caso ci sia una chiusura completa dell’istituto ma anche solo quando uno dei docenti risulti contagiato. Vi sono anche grosse difficoltà a trovare dei supplenti. È stato intanto firmato un contratto integrativo sulla didattica a distanza, sottoscritto però solo da Anief e dalla Cisl, che vede l’obbligo di prestare attività didattica a distanza per i docenti in quarantena o in isolamento fiduciario in salute.

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