Sindacati convocati oggi al Ministero dell'Istruzione dalla Ministra Azzolina, per parlare dei temi "caldi" che riguardano la scuola, mentre la pandemia sembra prendere il sopravvento, come testimonia l'impennata dei contagi degli ultimi giorni.
"Nell'incontro di oggi con la Ministra Azzolina - spiega
Marcello Pacifico, Presidente del sindacato
Anief - parleremo di alcuni alcuni temi, in primo luogo la
Legge di Bilancio, a seguire il
Dpcm del 24 ottobre, quindi l'esame di quello che sta avvenendo in Italia con la chiusura delle scuole e la
didattica digitale integrata e, infine, dell'
ipotesi di contratto, per capire se le altre sigle sindacali la firmeranno".
"Per quanto riguarda la Legge di Bilancio - sottolinea - l'Anief vuole chiedere al Ministro un
sistema di reclutamento che permetta di impiegare tutti i precari che da anni si trovano nelle nostre scuole. Riteniamo che le
soluzioni approntate negli ultimi cinque anni
non hanno risolto il problema della supplentite. Abbiamo un reclamo collettivo su cui aspettiamo una sentenza del Consiglio d'Europa a gennaio. E' evidente che ci devono essere delle
proposte che portino a stabilizzare il personale"."L'altro grande problema - afferma Pacifico - è la
pianta organica del personale che è stata ridotta. Abbiamo acquistato dei banchi monouso, ma non è quello che serve alle scuole. Occorre riprendersi le aule che sono state tolte in questi anni, eliminare le classi pollaio, ripristinare gli edifici dismessi ed avere spazi in sicurezza".
"Ciò porta dunque a
ripristinare quei numeri di personale tagliati da anni", afferma il Presidente di Anief, facendo cenno anche al
personale ATA che - afferma -
"è stato sempre sottovalutato".
"Serve un
contratto, servono delle
risorse, serve di conoscere i
l rischio biologico per le scuole che sono rimaste aperte, per quando si fa lezione col Covid. serve riconoscere il
burn-out degli insegnanti e di tutto il personale della scuola, ma serve anche intervenire sulla
mobilità", ricorda Pacifico, aggiungendo "non è possibile avere 200mila posti vuoti in organico e avere un blocco di cinque anni sugli spostamenti". Infine, il sindacalista cita anche il
problema non risolto dei diplomati magistrali, che si può risolvere solo con un progetto di reclutamento nuovo, che permetta a chi ha un titolo valido per insegnare di poter essere reclutato".
Per il
contratto della didattica a distanza, invece, il Presidente di Anief chiede perché venga
utilizzato per fare opposizione in sede politica. "Non si comprende per quale motivo debba andare contro l'interesse dei lavoratori. - afferma - Chi insegna nella scuola ha interesse che ci sia un contratto che vada a disciplinare la didattica a distanza e non si ricada nell'anarchia della prima ondata di Covid".
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