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Anche a Velletri si è concluso il Festival dello Sviluppo Sostenibile. L’ASviS pubblica il Rapporto sugli andamenti

COVID_ASviS2020
COVID_ASviS2020

Lo scorso 8 Ottobre si è concluso il Festival dello Sviluppo Sostenibile, al quale ha partecipato anche la Città di Velletri con due cerimonie pubbliche lo scorso 1 Ottobre. La cerimonia di chiusura del Festival si è svolta nella sala del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), con oltre 40mila persone collegate on line. Nell’occasione è stato presentato il Rapporto ASviS “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile“, scaricabile da:
https://festivalsvilupposostenibile.it/public/asvis/files/Festival_2020/Eventi_Segretariato/Report_ASviS_2020_FINAL8ott.pdf

Attraverso l’uso di indicatori compositi, che si basano su 105 indicatori elementari prodotti dall’ISTAT, dal Sistema statistico nazionale o da fonti la cui validità è stata oggetto di attenta analisi, l’ASviS traccia l’andamento del Paese verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Per l’Italia il percorso verso l’Agenda 2030 dell’ONU, che appariva già in salita prima della crisi, diventa ancora più difficile: nel 2020, infatti, si registrerà un peggioramento per 9 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La crisi rende più difficile il cammino verso la sostenibilità. L’Italia non ha rispettato gran parte degli impegni al 2020 dell’Agenda 2030 e la crisi incide negativamente su 9 obiettivi su 17. Peggiorano povertà, alimentazione, salute, istruzione, parità di genere, occupazione, innovazione, disuguaglianze, partnership, mentre migliorano i dati relativi all’economia circolare, la qualità dell’aria e i reati. Il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini ha detto: “Abbiamo perso 5 anni su 15 per attuare l’Agenda 2030. L’accordo del 2015 non è stato preso abbastanza seriamente dalla classe dirigente, dalla politica e dall’opinione pubblica e così l’Italia mancherà molti dei target fissati al 2020. La crisi in corso rischia di allontanarci dal sentiero verso l’Agenda 2030, ma la scelta dell’Unione Europea a favore dello Sviluppo Sostenibile consente di cambiare direzione.

Gli Indicatori compositi elaborati dall’ASviS mostrano che tra il 2018 e il 2019 l’Italia è migliorata per quattro Obiettivi (povertà, condizione economica e occupazionale, economia circolare e istituzioni efficienti), è rimasta stabile per dieci (alimentazione, salute, istruzione, disuguaglianze di genere, sistemi igienico-sanitari, energia, disuguaglianze, cambiamento climatico, ecosistemi terrestri, partnership) ed è peggiorata per due (innovazione e città). I dati provvisori disponibili per il 2020 mostrano invece un arretramento per nove Obiettivi (citatamente 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 17), un miglioramento per tre (citatamente 12, 13,16), mentre per i cinque rimanenti non è stato possibile valutare l’effetto della crisi.

Anche rispetto ai 21 Target che avrebbero dovuto essere raggiunti entro il 2020 la situazione appare del tutto insoddisfacente: in dodici casi, infatti, il nostro Paese appare lontano dai valori di riferimento, dalla riduzione delle vittime di incidenti stradali al numero di giovani che non studiano e non lavorano (NEET), dalla definizione da parte delle città di piani per la gestione dei disastri naturali alla difesa della biodiversità.

Il Rapporto ASviS mostra come la pandemia stia determinando in tutto il mondo una battuta d’arresto e un arretramento nel cammino verso l’attuazione dell’Agenda 2030, firmata dai 193 Paesi dell’ONU il 25 settembre 2015, e il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs). D’altra parte, l’Unione Europea ha posto l’Agenda 2030 al centro della propria azione e sta rispondendo alla crisi con un impegno senza precedenti costruito intorno al Green Deal, alla lotta alle disuguaglianze e all’innovazione. La scelta di orientare il Next Generation EU alla transizione ecologica, alla transizione digitale e alla lotta alle disuguaglianze e allo stimolo della resilienza economica e sociale è unica nel panorama mondiale.

“La domanda di scelte pubbliche e private a favore dello Sviluppo Sostenibile non è mai stata così forte. La crisi ha chiarito le profonde interazioni tra dimensioni ambientali, sociali, economiche e istituzionali del nostro mondo, cioè i quattro pilastri dell’Agenda 2030. L’Unione Europea ha indicato la strada da percorrere e l’Italia può essere protagonista di questa trasformazione per coglierne gli enormi vantaggi. L’Italia del 2030 può essere molto migliore di quella che avevamo un anno fa. Per questo non si deve tornare indietro. Visione, coraggio, innovazione, persistenza e partecipazione sono indispensabili per realizzare un’Italia più sostenibile e il patrimonio di conoscenze e impegno civile delle centinaia organizzazioni aderenti all’ASviS sono a disposizione delle istituzioni nazionali e locali per fare, qui e ora, le scelte migliori possibili, senza lasciare nessuno indietro” (Enrico Giovannini cerimonia di chiusura del Festival 2020).

Particolarmente interessante è la Infografica che rappresenta l’impatto della pandemia COVID-19 sugli SDGs, pagina 14 del Rapporto: Impatto della pandemia su alcune dimensioni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

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