Coronavirus, incubo licenziamento per i collaboratori scolastici

da OrizzonteScuola

Di redazione

Continua a destare preoccupazione il messaggio inserito al SIDI, che “salva” dal licenziamento in caso di eventuale lockdown il personale docente ed educativo assunto con contratto Covid ma non nomina il personale ATA. Una svista? Un rinviare ad un periodo successivo? Purtroppo non ci sono risposte dal Ministero e il personale non è tranquillo.

Ieri, nel nostro articolo Supplenze, contratti Covid. Eliminata clausola licenziamento, non rischiano neanche i collaboratori scolastici 

abbiamo messo in evidenza come la norma approvata in seno al DL Agosto, che prevede la modalità del lavoro agile anche per il personale Covid in caso di lockdown, non può riguardare una categoria a scapito di un’altra perchè, al di là della modalità in cui il lavoro agile può essere svolto, non c’è nella legge una distinzione tra una figura professionale ed un’altra.

Circostanza subito messa in evidenza dal sindacato UIL: “È del tutto evidente come la parte modificata non riporti più la possibilità di una risoluzione dei contratti, completamente espunta dal testo, per cui, in tutti i casi in cui la scuola non possa garantire le attività didattiche in presenza non è più prevista la risoluzione di diritto dei contratti. E ciò naturalmente vale per l’intero personale, sia docente che ATA.”

E dunque, una dimenticanza?

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief afferma “Sui possibili licenziamenti, il direttore generale Filippo Serra intervenga con celerità, serve un tempestivo intervento che superi la probabile ‘svista’. Siamo convinti che il ministero dell’Istruzione vorrà correre ai ripari.”

E dunque, fino ad una possibile spiegazione della mancata modifica dei contratti, già intervenuta per il personale docente, il personale ATA continua a “non dormire sonni tranquilli”.

Soprattutto perché non viene spiegato come, in caso di chiusura totale della scuola, i Collaboratori Scolastici potrebbero ricorrere al lavoro agile. E dunque una norma “zoppa”. Ma certamente la soluzione non può essere quella di applicare una formula che nella normativa non esiste più.

Riportiamo il messaggio SIDI che sta creando così tanta preoccupazione, con la sollecitazione che si forniscano al più presto i dovuti chiarimenti

“Si rende noto che su richiesta della Direzione Generale per il personale scolastico sono stati aggiornati i testi dei contratti di tipo N01, N15, N19 e N26 quando stipulati per art.231bis D.L.34/2020 per il solo personale docente ed educativo, eliminando la clausola risolutiva.”