Economia

Scuola, ecco cosa cambia. Anief: "Bene contratto Dad. Finita emergenza intervenire su criticità"

4 novembre 2020 - 17.39
(Teleborsa) - Come cambierà a scuola con il nuovo Dpcm? Le scuole superiori passeranno alla didattica a distanza obbligatoria dall’attuale 75% al 100%, mentre scuola dell’infanzia e primo ciclo continueranno in presenza, ma con l’obbligo della mascherina anche quando gli alunni saranno seduti al banco. Diventa tassativo il divieto dei viaggi d’istruzione e l’organizzazione degli incontri collegiali sarà a distanza, quindi da attuare solo online.

Nelle cosiddette "zone rosse", dove la percentuale di contagiosità è elevata - Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta- le attività didattiche fino alla secondaria di primo grado si svolgeranno in presenza, con la possibilità dalla seconda media di svolgere lezioni a scuola solo per gli alunni disabili, Bes o per attività di laboratorio, sempre comunque garantendo “il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

Sempre dal 5 novembre dovrebbero essere sospese anche le prove uniche del concorso straordinario rivolto ai docenti della scuola secondaria.

"La didattica a distanza prevista ora per tutte le scuole superiori è una condizione probabilmente inevitabile ma che determinerà problemi negli apprendimenti, perché la dad non può sostituire la didattica in presenza", afferma Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, esprimendo però un giudizio positivo sull'ipotesi di contratto della didattica a distanza "a partire dal mantenimento dell’orario di lezione che si svolgeva in aula".

"Le non regole - aggiunge il sindacalista - non sono una buona condizione, per nessuno. Inoltre, a differenza di marzo, aprile e maggio, verrà utilizzato il registro elettronico, un prezioso strumento per monitorare le attività e ufficializzarne la realizzazione".

"Superata questa fase - conclude il Presidente di Anief - è chiaro più che mai che bisognerà subito intervenire sulle classi pollaio, così come stabilizzare i precari riaprendo le GaE e stabilizzando con il doppio canale. Sul concorso straordinario continuiamo ad essere convinti che andava trasformato in uno strumento che permetta ai docenti di essere immessi in ruolo in modo graduale e non selettivo: ben venga lo stop, perché va a tutela dei candidati".

Servizio a cura di Teleborsa

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