Scuola, Anief: "Basta litigi sulla dad"

Il commento del Presidente nazionale Marcello Pacifico

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"C'e' un pericolo di eccesso di autonomia delle Regioni che nel corso dell'attuale emergenza Covid19 sovrasta sempre non di rado il volere del Governo? Se ne e' parlato oggi alla Camera, durante un question time della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina che ha risposto all'on. Alessandro Fusacchia di +Europa. La ministra ha detto di avere "gia' avviato con molte regioni un serrato confronto, rappresentando formalmente la necessita' che ogni decisione sia preceduta, in un'ottica di leale cooperazione, quantomeno da scambi informativi completi", rendendo pubblici i dati scientifici sui contagi, "attraverso i quali si possa pervenire alla condivisione di soluzioni rispettose del dettato costituzionale, delle prerogative di Stato, Regioni ed Enti locali, del principio cardine di proporzionalita' e adeguatezza delle misure da adottare, nonche' dell'autonomia delle istituzioni scolastiche esplicitamente richiamata dall'articolo 117 della Costituzione". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.

"I litigi tra l'amministrazione centrale da una parte e gli enti locali dall'altra con al centro le decisioni sull'organizzazione scolastica - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - rappresentano quanto di piu' sbagliato possa accadere alla comunita'-scuola. Ancora di piu' perche', in tempo di Covid19, ne va di mezzo la salute di milioni di giovani alunni e di un numero altissimo di insegnanti, Ata e dirigenti scolastici: certe decisioni, ad iniziare dall'opportunita' di continuare con la didattica in presenza o di passare alla DaD, non possono essere prese singolarmente dai presidenti delle Regioni o dei sindaci dei Comuni. Come non spetta certamente al sindacato stabilire chi ha diritto a prendere la decisione finale".

"Di sicuro, pero' - aggiunge Pacifico - questa deve essere dettata da una cabina di regia nazionale, che detta le regole di base, e adottata solo al temine di un confronto, anche serrato, tra tutte le parti coinvolte. Dopo i tagli e le trascuratezze del passato, con gli ultimi 12 anni che hanno tolto alla scuola oltre 8 miliardi di euro, la scuola, come l'universita', non puo' diventare ostaggio di nessuno. Come presidente dell'Anief, quindi, non posso che dare ragione a chi cerca di rendere la scuola un porto 'franco'". (ITALPRESS).